La sanificazione stradale prevede l'uso massivo di ipoclorito di sodio (il componente principale della candeggina), una sostanza molto inquinante per le falde acquifere e la cui inalazione è molto nociva per l'uomo e molto irritante per le mucose.

Spruzzare questa soluzione all’aperto sui manti stradali non sembra essere efficace perché:

• le pavimentazioni esterne non hanno in genere interazione diretta con le vie di trasmissione umana;
• la resistenza del virus sulle superifici porose, come quella del manto stradale, non è comprovata ed è in fase di studio. Diverso il caso di plastica e acciaio, superfici lisce, sulle quali si hanno dati sulla permanenza del virus.

(Fonte: Science https ://www.sciencemag.org/…/does-disinfecting-surfaces-rea…)

Ma, attenzione! Fin qui parlavamo di strade. La sanificazione delle superfici destinate a venire a contatto con le mani (e quindi naso, occhi, bocca), invece, è assolutamente importante ed efficace, anche con presidi igienico sanitari molto comuni e che si trovano in tutte le case. Ad oggi, lavarsi le mani, sanificare gli ambienti in contatto diretto con le vie di trasmissione umana e restare in casa, sono le disposizioni che portano i migliori risultati in ottica di prevenzione di diffusione del contagio.
 

Con massima trasparenza, vi abbiamo esposto le nostre perplessità di contro ai benefici attualmente comprovati della sanificazione delle strade. Per questo, scegliamo di investire le nostre risorse economiche su misure che siano più efficaci o che diano assistenza ai nostri cittadini. Cerchiamo di prendere ognuna di queste decisioni con un grande sforzo di responsabilità nei confronti della comunità che siamo chiamati a tutelare e ci confrontiamo quotidianamente con le autorità competenti per trovare eventuali azioni veramente efficaci per la salute dei nostri cittadini.